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  • Lingua Insegnamento:
    italiano 
  • Testi di riferimento:
    Geografia economica di Paola Morelli McGraw-Hill 2010
    Geografia economica - Bencardino, Prezioso McGraw-Hill 2006 
  • Obiettivi formativi:
    Dopo una breve introduzione ai temi e agli approcci della geografia umana, gli obiettivi specifici del corso sono fornire un quadro teorico-epistemologico dell’approccio culturale alle trasformazioni dei territori attuali, in particolare attraverso l’analisi dei diversi significati di alcuni termini chiave della riflessione geografica contemporanea. Il corso quindi si propone di passare in rassegna le diverse definizioni o accezioni del concetto di luogo e di derivati che negli ultimi decenni ruotano attorno ad esso. La riflessione geografica sul senso del luogo, vorrà porre l’accento sui temi dei caratteri fisici, dell’ecogeografia, dell’abitare, del paesaggio, della globalizzazione, del fenomeno urbano, delle attività produttive, ecc. con esemplificazioni e riferimenti a casi di studio mediante i testi in bibliografia e seminari di approfondimento, utili alla didattica.
    Stante l’area di apprendimento caratterizzante, orientata all'acquisizione di specifiche conoscenze e competenze, si elencano gli obiettivi formativi specifici del corso:
    Obiettivi disciplinari nell'ambito della capacità di apprendere. Essere in grado di studiare in modo autonomo.
    Obiettivi disciplinari nell'ambito della conoscenza e comprensione. Essere in grado di elaborare e/o applicare idee originali, anche in contesti di ricerca
    Obiettivi disciplinari nell'ambito dell’applicazione e della comprensione. Essere in grado di risolvere problemi, d’ordine ambientale e storico-geografico, anche in contesti interdisciplinari.
    Obiettivi disciplinari nell'ambito dell’autonomia di giudizio. Essere in grado di integrare conoscenze, gestire complessità e formulare, comunque, giudizi che aprano a comportamenti di tutela dell’ambiente, ecc..
    Obiettivi disciplinari nell'ambito della comunicazione. Essere in grado di riferire delle conclusioni, motivandole ad interlocutori diversi, utilizzando specifici linguaggi anche informatici.
    Alla fine del percorso lo studente sarà in grado di trattare criticamente il tema della creatività urbana, in relazione alle condizioni dei contesti urbani; comprendere come lo sviluppo derivi originariamente dal rapporto tra i soggetti locali, le risorse territoriali e le risorse “mobili” che circolano nelle reti globali. 
  • Prerequisiti:
    Non sono previste propedeuticità 
  • Metodi didattici:
    Il corso grazie alle logiche dell’ecogeografia vuole porre l’accento con le lezioni in aula frontali sulle necessità di conservare, tutelare, gestire e sviluppare il “patrimonio Mondo”, una complessa realtà sistemica nella quale le sue componenti animate e inanimate, ormai troppo sovente a
    causa di eccessi e disarmonie, interagiscono con modalità dannose per sé stesse e per l’intero sistema. L'insegnamento si articola in 48 ore di didattica frontale, che prevedono una forte componente interattiva tra docente e studenti, suddivise in lezioni da 2 ore in base al calendario accademico. La didattica frontale si costituisce di lezioni teoriche e seminari tenuti da esperti sugli argomenti trattati. Durante le lezioni alcuni esercizi proposti dal docente permetteranno di verificare l’applicazione pratica degli argomenti visti a livello teorico.
    La frequenza è facoltativa, consigliata, e la prova finale sarà uguale per frequentanti e non. 
  • Modalità di verifica dell'apprendimento:
    L'accertamento delle competenze prevederà un colloquio orale finale che verterà sui temi trattati durante l'insegnamento ed indicati nel programma.
    Gli argomenti oggetto d'esame rifletteranno quelli trattati durante l'insegnamento e presenti nel programma elaborati in modo da portare gli studenti a riflettere sulle problematiche dei vari settori produttivi. Le domande, infatti, comprenderanno elementi descrittivi ma anche critici. Necessario al superamento dell’esame è un corretto utilizzo della terminologia tecnica che esponga i collegamenti logici tra gli aspetti considerati. 
  • Sostenibilità:
    La pianificazione delle aree protette, e in particolare dei parchi naturali, deve essenzialmente la sua specificità al fatto che gli ambiti interessati, pur nella loro diversità, sono sempre caratterizzati da qualche forma di protezione istituzionale per il particolare valore delle risorse naturali, degli ecosistemi e dei paesaggi ospitati. È proprio questo particolare valore che ne fa dei potenziali laboratori di sperimentazione di accettabili rapporti col mondo naturale e di forme sostenibili di sviluppo, a conferire un crescente interesse alla pianificazione che li riguarda, soprattutto in Europa. Questo interesse è oggi accentuato da alcune circostanze significative, come la rapida diffusione delle aree protette anche all'interno dei territori prevalentemente urbanizzati, il ricorso sempre più frequente alla pianificazione come strumento per gestirle, l'emergere, al loro interno o in loro prossimità, di problemi, di conflitti e di tensioni che assumono carattere paradigmatico nei confronti del resto del territorio. È quindi in relazione a tali circostanze che va colto il significato che questa forma di pianificazione sta assumendo nei confronti dei processi più generali di governo del territorio.

    Promuovere modelli di trasporto più sostenibili è un obiettivo comunemente accettato. Nonostante sia importante poter misurare e valutare la sostenibilità delle tendenze e delle politiche attuali e future del trasporto, non esiste un accordo generale sul concetto di trasporto sostenibile e su quali indici dovrebbero essere utilizzati per misurarlo in modo appropriato, per non parlare delle politiche che dovrebbero essere attuate. 
  • Altre Informazioni:
    E-mail: giacomo.cavuta@unich.it
    Giorni ed orario di ricevimento: lunedì 10.00-11.30, venerdì 10.00-11.30 

Lo Spazio geo-economico: territorio, regioni, reti
Geografia delle attività agricole e dell’economia rurale
Geografia delle energia e delle altre materie prime minerali
Geografia dell’industria
Geografia del terziario
Geografia del lavoro
Geografia delle complessità urbane
Questioni ambientale e sostenibilità
Le politiche dello sviluppo economico
Geo-economia mondiale e dell’Unione Europea
La geografia economica come strumento dello sviluppo
L’interpretazione classica e la modellistica per funzioni e strategie
Le nuove determinanti dello sviluppo territoriale
Il rapporto locale-globale
Innovazione, comunicazione e tecnologia

GEOGRAFIA DEI SETTORI PRODUTTIVI
Docente: Prof. Cavuta Giacomo
Corso di Laurea: CLE-P (6 CFU)
Dipartimento di afferenza: DEC
Numero di telefono: 085.4537579
E-mail: giacomo.cavuta@unich.it
Giorni ed orario di ricevimento: lunedì 10.00-11.30, venerdì 10.00-11.30
Semestre: I
Obiettivi: saper spiegare in che cosa consiste il valore economico del territorio conoscere il rapporto tra economie esterne, infrastrutture e rendita urbana. Come funziona un sistema complesso, il geosistema, conoscere le principali cause del problema ecologico. Lo spazio geografico e l’ambiente in cui viviamo, che tenga conto dei fattori di natura politica, strategica, sociale, culturale ed ecologica che stanno alla base dei mutamenti economici. Classificare e analizzare le relazioni fra attività industriali e territorio, evidenziare la compresenza di strutture di imprese differenti; introdurre il concetto di reti d’impresa e di filiere globali. Approfondire le tematiche ed il ruolo dei trasporti e delle telecomunicazioni nel mondo economico attuale; analizzare gli spazi turistici. Saper trattare criticamente il tema della creatività urbana, in relazione alle condizioni dei contesti urbani; comprendere come lo sviluppo derivi originariamente dal rapporto tra i soggetti locali, le risorse territoriali e le risorse “mobili” che circolano nelle reti globali.
Programma del corso:
Lo Spazio geo-economico: territorio, regioni, reti
Geografia delle attività agricole e dell’economia rurale
Geografia delle energia e delle altre materie prime minerali
Geografia dell’industria
Geografia del terziario
Geografia del lavoro
Geografia delle complessità urbane
Questioni ambientale e sostenibilità
Le politiche dello sviluppo economico
Geo-economia mondiale e dell’Unione Europea
La geografia economica come strumento dello sviluppo
L’interpretazione classica e la modellistica per funzioni e strategie
Le nuove determinanti dello sviluppo territoriale
Il rapporto locale-globale
Innovazione, comunicazione e tecnologia
Libri di testo consigliati: Geografia economica di Paola Morelli McGraw-Hill 2010
Geografia economica - Bencardino, Prezioso McGraw-Hill 2006
Modalità di svolgimento della prova d’esame: Colloquio

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